Scrittore e critico inglese. Malato di
tisi, soggiornò lungamente in Italia e in Grecia, stabilendosi dal 1878 a
Davos, in Svizzera. Affascinato in particolare dalla cultura rinascimentale
italiana, compose il saggio
Storia del Rinascimento italiano (7 volumi,
1875-86), con cui diede avvio all'Estetismo inglese, traducendo altresì i
sonetti di Michelangelo e di T. Campanella (1878) e la
Vita di Cellini
(1887).
S. fu anche autore di saggi critici (su B. Jonson, Ph. Sidney,
P.B. Shelley, W. Whitman, riguardo al quale pubblicò uno studio nel
1893), di traduzioni e interpretazioni critiche di lirici greci, nonché
di opere poetiche che si rifacevano ai canoni dell'Estetismo e del Decadentismo
(
Animi figura, 1882;
Vagabunduli libellus, 1884;
Fragilia
labilia, 1884) (Bristol 1840 - Roma 1893).